L’andamento della situazione Covid resta stabile in terapia intensiva, mentre viene registrano un aumento del 4,2% nei reparti ordinari.
Dopo tre anni dallo scoppio della pandemia Covid-19, si prevede la fine dell’emergenza sanitaria pubblica entro la fine dell’anno. A dichiararlo è stata l’Organizzazione mondiale della sanità: “Il numero di decessi a livello settimanale che vengono segnalati è ora inferiore” rispetto all’inizio della pandemia. Tuttavia, ad oggi i dati di Fiaso registrano un lieve ralzo dei ricoveri.
Secondo il monitoraggio degli ospedali aderenti alla rete della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso), nell’ultima settimana si è registrato un aumento del 4,2% della curva dei ricoveri ordinari di pazienti con infezione da Covid in Italia (di 69 anni e al 75% sono vaccinati da oltre sei mesi). In grandi linee, comunque, l’andamento dei casi resta stabile per le ultime quattro settimane.
I dati
Nei reparti ordinari, in particolar modo, il numero di ricoveri ‘Per Covid’ è aumentato del 7,9% mentre per i pazienti ricoverati ‘Con Covid‘ il rialzo è del 4,8%. Ricordiamo la differenza fra queste due tipologie: mentre per la prima si intendono tutti quei casi di insufficienza respiratoria o polmonite, per la seconda non vengono accusati questi sintomi pur se i pazienti risultano positivi al virus.
Buona notizia per i pazienti in terapia intensiva, in cui i numeri restano bassi e stabili. I soggetti hanno una età media di 68 anni e sono vaccinati da oltre 6 mesi. Anche i pazienti sotto i 18 anni non registrano quantità elevate di ricoveri, mentre si registra l’ingresso di un paziente di età tra 0-4 anni in terapia intensiva con insufficienza respiratoria.